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Archivio mensile Aprile 27, 2014

step by step

Diario di viaggio….di un aspirante 1° Dan…

Ovvero piccoli passi, che mi porteranno all’esame da Shodan….

Ho deciso di raccontare i miei stati d’animo e le mie paure ,ora ,che sono vicino al traguardo …      ( che in fondo come ben sapete,in realtà è solo un nuovo punto di partenza),  per acquisire il grado di cintura nera, o come diciamo Noi, 1° Dan.

Sia chiaro questo è il mio percorso,sono i miei dubbi, le mie paure,  io non so se tutti vivono questo evento con le mie fragilità e le mie insicurezze, forse veri guerrieri rideranno di me…ma io preferisco considerarmi un uomo semplice che combatte le sue paure.

Allora ho deciso (anche per me stesso) di raccontarmi, forse mi aiuterà a comprendermi meglio come artista marziale.

Questo articolo raccolto in tre mesi di preparazione, a ripassare le tecniche che la Comissione  Tecnica mi richiederà, viene pubblicato, ora che tutto è fatto, ma comincia a Gennaio 2014, a tre mesi dal mio D–Day   …….

Fase 1 la riflessione : 

E’ iniziato, come detto, il ripasso che condivido con Alex, lui darà il 3° dan, e abbiamo deciso che poi saremo fratelli di tatami, sapete, quelle idiozie che ci si inventa per farsi coraggio, ma che ti legano (come non lo fossimo già, dopo 11 anni che ci spiaccichiamo sul tatami ), ti fanno sentire meno solo e condividere aiuta.

Certo Lui, è già abituato , ne ha già passati 2 da Aikidoka e uno o due da Karateka, poi è tosto e lo vedo sicuro, io invece non essendo più un ragazzino la vedo come un’ opportunità da non sbagliare e sono passato dalla modalità :  “ Nun c’è né per nessuno, sono massiccio e pronto …”  alla  modalità: “ Chi io ? a no non ricordo nulla, e neanche capisco la vostra lingua …. parlate strano … non c’è la farò mai …”.

Forse la mia vera paura è di non essere all’altezza dei miei amici, che,  mi hanno preceduto in questi anni, con cui ho condiviso sudore, aikitaiso, e migliaia di Ikkio e sankio…e portare disonore al mio dojo e al mio Sensei, che ha sprecato tempo e sapone a lavar la capa al ciuccio … come si dice.

Sembra che non abbia mai tirato una tecnica di aikido fino ad oggi, o forse perché le tecniche sono tantissime e dovrò sudare molto tempo senza sosta, e tutti gli acciacchi si stanno evidenziando sento il dolore del ginocchio impedirmi il suwari  waza … bhè non so se è così per tutti, forse drammatizzo, o forse è normale.

Sta di fatto che sono arrivato a pensare- “ smetto … basta così, non è nelle mie corde..”, ma è la cosa per cui ho preso e dato botte, per cui mi sono lussato tutte due le spalle, per cui dopo 6 mesi di stop ho lottato per tornare, il motivo che 4 anni fa mi ha fatto smettere di fumare, perché devo avere il fiato per…. è il mio poter dire “  Ho concluso qualcosa!”, cavolo fosse l’ultima cosa che ….

E ora son qui che voglio arrendermi, e il guerriero ?

Devo tirare fuori la Tigre, vedremo …. a febbraio scriverò la seconda parte, lascio passare il mese, e ne mancheranno due …. poi si vedrà.

Per ora penso che: 

“ Ogni uomo, che conosce le sue paure, sa che dovrà combatterle, e trasformarle nella propria forza … chi non ha paure, non è un coraggioso, ma uno che non conosce se stesso ….”

 

Febbraio … fase 2 : la consapevolezza.

Eccoci qua …dopo neanche un mese è già cambiato il mio approccio, bhè mi sento più preparato, stò affilando le unghie e mettendo paglia nel fienile.

L’antico guerriero è tornato a ruggire …. Meno male,  ora accade questo piccolo inconveniente , faccio un esame chirurgico dritto dentro il cuore.

Insomma una passeggiata di salute accidenti … questo mi bloccherà almeno 10 giorni, è destino io le mie battaglie devo sempre combatterle con più avversari, ok, accetto la sfida….

Superato lo scoglio intervento, adesso mi rituffo nella preparazione più agguerrito che mai,

e penso :

“ Ogni cosa che ti capita nella vita, succede … perché il destino così ha deciso … ma se affronterai l’ostacolo, sai anche che una volta superato non sarà più un problema … ma una vittoria del tuo spirito …..”

 

Aprile il mese della verità

Ed eccoci qua …il giorno è arrivato , e io sono pronto……

L’ultima riflessione, bhè si dice di non guardare troppo al passato, ma il passato più presente, se mi passate il gioco di parole, è questa cintura Marrone,  diciamo che il colore non è un granchè di per se, ma è la cintura che mi ha dato di più, è quella che mi ha fatto crescere, che mi ha fatto sentire pronto…..

Per 2 anni l'ho indossata con orgoglio, mi permetteva di avere il posto vicino alla finestra..( ognuno avrà il suo posto nel suo dojo, il mio era questo…), facevo il saluto come kyu più anziano, ora il mio posto mi mancherà, ma lo lascio in buone mani di aikidoka, cambio fila e ricomincio…

12 aprile 2014  esame…………………

Oggi è battaglia, un bravo guerriero non fa previsioni, sa ciò che deve fare, cercherò di dare il massimo, non mollerò mai, il sudore sarà il mio compagno…e ora si và..!

“ Bushi no Kami ………………Banzai  !!!!!!!!!!!!!“

La storia finisce qua…come è andata a finire? …ma che domande fate !!!! ah ah ah….

Un’ abbraccio il Vostro OVO SAN

 

 

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Festival dell’oriente 2014

da Festivaldelloriente.net

 

Esplorare l’Universo d’Oriente

Immergersi nelle culture e nelle tradizioni di un Continente sconfinato. Dal 24 al 27 Aprile e dal 1 al 4 Maggio 2014 al Parco Esposizioni Novegro di Milano, ritorna la magia dell’Oriente. Dopo l’ennesimo straordinario successo della quinta edizione, tenutasi a fine Ottobre a Carrara, centomila metri quadrati di spazio coperto e scoperto saranno completamente a tua disposizione per imparare a conoscere l’Oriente. Mostre fotografiche, bazar, stand commerciali, gastronomia tipica, cerimonie tradizionali, spettacoli folklorisitici, medicine naturali, concerti, danze e arti marziali si alterneranno nelle numerose aree tematiche dedicate ai vari paesi in un continuo ed avvincente susseguirsi di show, incontri, seminari ed esibizioni. Interagisci e sperimenta gratuitamente decine di terapie tradizionali, visita il settore dedicato alla salute e al benessere con i suoi padiglioni dedicati alle terapie olistiche le discipline bionaturali,lo yoga, ayurvedica, fiori di bach, theta healing, meditazione, spazio vegano, reiki, massaggi, ci kung, tai chi chuan, shiatsu, tuina, bio musica, rebirthing, integrazione posturale, e molte altre ancora. Lasciati trasportare nella magia dell’oriente: India, Cina, Giappone, Thailandia, Indonesia, Egitto, Marocco, Sri Lanka, Malesia, Vietnam, Tibet, Mongolia, Nepal, Birmania, Bangladesh, Corea, ect…                                                                                                                 

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le vignette di Ovo San

un calvario….

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Esami

Grande prestazione dei nostri ragazzi al gli esami dan,avete tenuto alto l'onore 

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i colori in giapponese

I colori in giapponese

 
Oggi parleremo di una cosa semplice, i colori, non mi soffermerò su tutte le tonalità esistenti ma mi limiterò ad indicare quelli di uso comuni, gli altri se volete potete cercarli sui dizionari oppure derivarli da un oggetto come vedremo più sotto.
Colore Hiragana Romanji Derivazione Particella
白 しろ shiro Bianco い
黒 くろ kuro Nero い
青 あお ao Blu (e *Verde) い
赤 あか aka Rosso い
黄色 きいろ kiro Giallo い
茶色 ちゃいろ chairo Marrone(color tè) い
緑 みどり midori Verde の
黄緑 きみどり kimidori Verde Chiaro の
紫 / 紫色 むらさき / むらさきいろ murasaki / murasakiiro Viola の
藍色 あいいろ aiiro Indaco(color indaco) の
桃色 ピンク / (ももいろ)** pinku / (momoiro)** Rosa(color pesca) の
橙色 オレンジ / (だいだいいろ)** orengi / (daidaiiro)** Arancione(color arancia) の
灰色 グレー / (はいいろ)** Guree / Haiiro Grigio(color cenere) の
水色 みずいろ Mizuiro Azzurro(color acqua) の
空色 そらいろ Sorairo Celeste(color cielo) の
金色 きんいろ kiniro Oro(color oro) の
銀色 ぎんいろ Giniro Argento (color argento) の

 

** Parole ormai in disuso nel vocabolario corrente, sostituite da quelle più moderne di derivazione straniera.

Come avete notato, alcuni colori hanno un nome proprio mentre altri richiamano il colore di un oggetto, ad esempio (kuro) indica il nero ma se volessimo dire grigio diremmo はいいろ(haiiro) dove hai è l'la cenere e iro significa colore, quindi sarebbe color cenere.
Utilizzando un nome di un oggetto seguito da iro possiamo indicare moltissimi tipi di colori, ammesso che l'oggetto indicato abbia un colore ben definito.

Come usarli, La grammatica
I colori in giapponesi sono sempre dei sostantivi, per trasformarli in aggettivo si utilizzano delle particelle, che sono i e no.
Le regole grammaticali per il loro utilizzo sono abbastanza semplici, una per i colori con la particella i ed una per quelli con la no.
In realtà se si utilizzasse sempre la particella no, non si commetterebbe un errore ma quando è possibile, è più corretto usare la particella i.

Alcuni esempi di colori con i quali si usa la particella i "い"

  • Il mare è blu – Umi wa Aoi desu
    (umi è il mare, desu il verbo essere)
     
  • Mangio una mela rossa – Akai ringo wo tabemasu
    (ringo significa mela, tabemasu mangiare)

    Alcuni esempi di colori con i quali si usa la particella no "の"
     

  • L'orologio grigio è costoso – haiiro no Tokei wa takai desu
    Il gatto arancione ̬ carino Рdaidaiiro no neko wa kawai desu
    (neko è il gatto, kawai significa carino)

    Se volessimo invece dire:

  • La gonna è rosa – Sukato wa kikiiro desu
    (sukato significa gonna, desu è il verbo essere)
    Non bisogna usare la particella no, perchè con il verbo essere non si usa.

    Usare il no anche con i colori a cui normalmente si aggiungerebbe i è corretto, ad esempio si può scrivere:

  • La neve bianca è fredda – Shiro no yuki samui desu
    (yuki significa neve e samui fredda)

    Quando il colore è usato come sostantivo non si usano particelle, ad esempio in questo caso:

  • Il mio colore preferito è il viola – watashi no sukina iro wa murasaki desu
    (watashi significa io, sukina sta per preferito, desu è il verbo essere)

    Spero di essere stato chiaro e di non aver commesso errori grossolani, è tardi e sono un po stanco. 🙂

 

*Curiosità, perchè con Ao si indica sia il colore blu che quello verde?
Vi capiterà spesso di restare stupiti quando sentirete un giapponese parlare del cielo azzurro o di una mela verde utilizzando la stessa parola ao.
In realtà questo problema ha origini antiche quando si utilizzavano parole per distinguere solo quattro colori: il rosso あか (明色), il nero くろ (暗色), il bianco しろ (顕色) ed il blu あを (漠色).
Con il termine usato per il blu si indicavano tutti i colori freddi come il grigio, il viola, il verde e perfino i colori che tendevano al nero.
Negli anni successivi poi la gamma di colori indicata da ao si restrinse sempre di più fino ad indicare soltanto le sfumature di colore tra il blu e il verde.
Poi venne aggiunta al vocabolario comune la parola 緑(みどり),che stava ad indicare però solamente una gamma ristretta di tonalità che si avvicinavano al verde.

Dopo la seconda guerra mondiale iniziarono a distinguere i due colori utilizzando due kanji, quindi parole, differenti 青 e 緑..
Questo cambiamento non modifico però tutto il vocabolario giapponese, infatti molte parole con 青 conservano il vecchio significato..
Ad esempio, quando troviamo scritto 青馬 (あおうま), che potremmo tradurre come cavallo blu, in realtà il significato è cavallo dal manto scuro. Anche per indicare una mela acerba ad esempio si utilizza il kanji di blu, ma il significato deriva dal fatto che le mele acerbe sono verdi e che quindi quella parola in passato indicasse anche il verde.

La parola "ao" significa dunque anche qualcosa di acerbo, non maturo o senza esperienza, se invece la usiamo per indicare il colorito di una persona, vuol dire che quella persona è pallida, ha preso un bello spavento o sta poco bene.

Un'altra cosa che potrà sembrarci strana è che i giapponesi usano la parola "あおしんご "per indicare il colore verde al semaforo, anche se "ao" come abbiamo visto, ha il significato di blu ma ufficilamente il colore verde del semaforo andrebbe indicato con midori.

 

 

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Christian Andreotti

Come da copione volevo ringraziare Christian

che ci ha ospitati ad un suo seminario,

un gentleman con l’Hakama , e anche tutti i partecipanti, che ci hanno fatto

sentire a casa.

E’ gli amici , fratelli Pat, Gigi e Prezzemolo Duva

Ovo san

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