Skip to content
Aikido Orbassano – Bushi no Kami

Aikido Orbassano – Bushi no Kami

Sito web del dojo Bushi no Kami

  • Home
    • Sommario degli articoli
    • Le vignette di Ovo-san
    • Album Palestra e foto storiche
      • Un po’ di storia: Sensei Ciani
      • Un po’ di storia: Esame Dan Ciani
      • Orbassanesi…
      • Cena 25 anni
      • Foto Palestra 2012
      • Foto Palestra 2013
    • Album vari
      • Gianni Esame Dan Dic. 2010
      • Stage Orbassano Giu. 2011
      • Dimostrazione Giu. 2012
      • Cristina esami Dan Ott. 2012
      • Fabio esami Dan Ott. 2012
      • Stage Orbassano Ott. 2012
      • Esami Dan Alex e Osvaldo Apr. 2014
      • Aikido in piazza 2014
  • Informazioni
    • La palestra
    • manifesto
    • Le palestre Aishin
  • Link
    • Pagina Facebook
    • Canale Youtube
    • Progetto Aiki
  • Stage
  • Area Privata
    • Area Privata
  • Toggle search form

l’armatura

Posted on 25/01/201217/08/2015 By osvaldo Nessun commento su l’armatura

 

LE ARMI E GLI EQUIPAGGIAMENTI DI UN BUSHI (guerriero)

FUNDOSHI perizoma, generalmente di lino o cotone sbiancato e foderato in inverno.
SHITAGI camicia molto simile al kimono ma di taglio molto più aderente.
OBI cintura destinata a fissare lo shitagi, girata due volte intorno alla vita ed annodata sul davanti.
YOROI HITATARE v
este di grande pregio, spesso decorata con grande maestria da abili artigiani.
KOSHI-ITA calzon
i di tipo cerimoniale a spacchi laterali, in battaglia probabilmente sostituiti dagli kobakama, più corti e aderenti, generalmente destinati ai bushi di rango inferiore.
KAWA-TABI calzini di
 pelle, con la caratteristica cucitura che separa l’alluce, (di stoffa MOBIEN-TABI).
HADAKI gambali di
 cotone o lino legati alla parte interna del polpaccio.
TSURANUKI stivali fo
derati in cotone pesante o seta, le suole sono in cuoio rigido.
WARAJI sandali costru
iti con vari materiali, si usavano nelle campagne estive.
SUNE-ATE schinieri di lam
ina metallica laccata o cuoio laccato cuciti su tessuto imbottito.
ABUMI ZURE banda in cuoio e
 fissata nella parte inerna dello schiniero, atta a proteggere il polpaccio dallo sfregamento contro sella e staffe.
HIZA-YOROI KAKUZURI 
coppa metallica con funzione di protezione delle ginocchia.
HAIDATE grembiule diviso nel mezzo a protezione delle gambe, poco usato per via dell’intralcio notevole al movimento.
ITA-HAIDATE cosciale di foggia
 più europea, costituito da lamine curve cucite su tessuto.
KUSAZURI-KYAHAN gambale di maglia metallica, cucito su stoffa imbottita, usato per lo più da fanti o bushi di rango inferiore.
YUGAKE guanti di pelle morbidissima.
KOTE-TEGAI manica di stoffa corazzata da maglia metallica o piastre metalliche.
KAMURI-ITA piastra metallica a protezione della spalla, veniva fissata al petto e alla manica corazzata con due corde di seta intrecciata.
GAKU-NO-ITA piastra metallica a protezione del braccio, fissata con maglia metallica alla manica.
HIJ-GAME cubitiera a protezione del gomito, cucita sulla manica.
IKADA lamine metalliche longitudinali a protezione dell’avanbraccio, poteva essere anche un solo pezzo.
TETSU-GAI piastra modellata a coprire il dorso della mano, comprendeva 4 anelli metallici in cui si infilano le dita, più anticamente comprendeva anche della maglia metallica, poi abbandonata.
TOMI-NAGAKOTE collare di pelle o maglia metallica, arrivava solo fino ai pettorali, era collegato alle maniche corazzate.
WAKI-BIKI lembi di maglia metallica atti a chiudere le fessure tra il do e le maniche corazzate, venivano fissate con botan-gate (bottoni), ganci (kohaze-gake), o corde (himo-tsuki).
DO’ corpo centrale della corazza costituito da lamine metalliche laccate, generalmente di colore nero, marrone, ruggine o rosso, e unite tra loro tramite allacciature con cordicelle di seta colorata (odoshi-ge) o cuoio; la particolarità dell’allacciatura era quella di formare un disegno o una scala di colori, che donava al DO’ un’aspetto splendido.
HARA-ATE corazza in due pezzi sullo stile delle armature europee, ebbe una scarsa diffusione almeno fino al XV secolo, si pensa che la sua introduzione sia dovuta ai contatti con i mercati portoghesi.
HARAMAKI-DO do aperto sul dorso, in alcuni casi chiuso da una piastra aggiuntiva, denominata la piastra del codardo.
DO’- MARU do allacciato sui lati.
KARA-ATE bretelle imbottite e ricoperte di cuoio, usate per sostenere il do.
SODE spallacci di lamina allacciata come il do’, servivano a proteggere le braccia e le spalle, con lo O-YOROI, erano di forma squadrata e molto ampia, con il DO-MARU, diventavano più curvi e corti, i primi venivano fissati tramite lacci di seta colorata alla schiena (agemaki), i secondi si allacciavano direttamente alla manica corazzata.
HATO-O-NO-HITA piastra legata alla schiena e pendente sul davanti a chiudere il varco tra il do’ e le braccia (sinistra)
SENDAM-NO-ITA idem ma destra.
KOSHIATE reggispade di varia foggia e forma.
WAZIKASHI spada corta.
TACHI spada lunga, in ambedue i casi sono nomi propri di quella che noi occidentali definiamo katana.
NO-DACHI katana di dimensioni e peso notevolissimi, solitamente portata dietro la schiena.
NODOWA gorgiera in lamine metalliche allacciate con lo stile odoshi-ge, veniva allacciato con cordicelle al collo.
HACHI coppo dell’elmo, costituito in genere dalle otto alle sedici lamine troncate in cima e unite a mezzo rivettatura.
HOSHI-KUMO lamine parallele al coppo a rinforzo della parte frontale.
TATAMI-KABUTO elmo composto da cechi di lamine unite per allacciature e quindi pieghevole, non usato in battaglia.
HARAIDATE sostegno per cimiero.
MAEDATE cimiero, di varie foggie e materiali.
SHIKORO paranuca, composto da tre a un massimo di sette lamine metalliche laccate e unite con cordicelle di seta, il numero delle lamine metalliche, definiva la tipologia dell’elmo, il sammai-kabuto tre lamine, il gomai-kabuto cinque lamine, l’interno era generalmente laccato di rosso vivo, il tutto era fissato allo haci con rivetti.
FUKIGAESHI formati con il prolungamento di una delle lamine dello shikoro, o con il lembo prolungato dello haci, serviva a deviare i fendenti alle spalle o al viso.
UCHI-BARI sotto elmo formato da cordicelle di pelle a scopo sospensivo.
HACHI-MAKI fascia di seta generalmente bianca portata annodata sulla fronte o sulla nuca, il suo scopo era di impedire al sudore di colare negli occhi durante il combattimento.
MEMPO maschera prottettiva del viso in vari materiali, modellata con sembianze demoniache, aveva lo scopo di terrorizzare il nemico, saldamente collegata all’elmo, aveva la duplice funzione di proteggere il viso, e di rendere l’elmo ben saldo in testa.
GUSOKU-BITSU cassa per custodire l’armatura e l’elmo.

condividi:
Cultura Tags:budo, cultura, samurai

Navigazione articoli

Previous Post: i fiori di ciliegio
Next Post: i 7 principi del Bushido

Lascia un commento

Devi essere connesso per inviare un commento.

Meta

  • Accedi
  • Feed dei contenuti
  • Feed dei commenti
  • WordPress.org

Cerca nel sito

Categorie

Libri a tema arti marziali

Libreria

Aikido. Il corpo cosciente
Aikido. Il corpo cosciente
by André Cognard
Il cuore dell'Aikido
Il cuore dell'Aikido
by Morihei Ueshiba
Aikido e la sfera dinamica
Aikido e la sfera dinamica
by Adele Westbrook
La filosofia dell'aikido
La filosofia dell'aikido
by John Stevens
Guerriero invincibile. La vita straordinaria di Morihei Ueshiba, il fondatore dell'aikido che nessuno riuscì mai a sconfiggere
Guerriero invincibile. La vita straordinaria di Morihei Ueshiba, il fondatore dell'aikido che nessuno riuscì mai a sconfiggere
by John Stevens

goodreads.com

Copyright © 2025 Aikido Orbassano – Bushi no Kami.

Powered by PressBook WordPress theme

Questo sito utilizza cookie di terze parti per il suo funzionamento. Clicca o continua la navigazione per accettare. Per maggiori informazioni o negare il consenso segui il link "informativa estesa". Puoi anche eliminare i cookie presenti nel tuo browser.Okinformativa estesa